
Ho deciso di mettermi in gioco per il mio paese perché credo fortemente in Montà e nei Montatesi. Una convinzione maturata “sul campo”, dapprima nei sei anni in cui sono stato presidente della Pro Loco; successivamente, dal 2012, alla guida dell’associazione che ha lo scopo di gestire le attività operative dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero.
Non è stata una scelta facile: i tanti anni di attività nel volontariato mi hanno consentito di conoscere abbastanza da vicino cosa comporta rivestire il ruolo di amministratore pubblico. E tuttavia la decisione di mettermi in gioco alla fine ha prevalso. Credo per una serie di buone ragioni: la constatazione delle grandi potenzialità ancora inespresse di Montà; la convinzione che, con la realizzazione del museo del tartufo, il prossimo quinquennio sarà fondamentale per la costruzione della Montà del futuro; il dovere che sentivo di mettere a disposizione le competenze e la rete di relazioni che in questi anni ho accumulate nel Roero e nell’Albese grazie all’Ecomuseo. Infine, non lo nascondo, anche una ragione del tutto emotiva: la necessità di “restituire” a Montà il tanto che mi ha dato. Montà è il paese dove vivo da sempre, dove sono cresciuto, dove ho fatto i primi anni di scuola, dove ho le amicizie più vere, dove lavoro e dove ho conosciuto Rosanna che è mia moglie dal 2010. Accettare la proposta e dare la disponibilità a guidare Montà nei prossimi cinque anni, è stato per me un privilegio ma anche un’occasione per “sdebitarmi”, l’opportunità di restituire un po’ del bene ricevuto.
Tanti sono stati i dubbi, tante le perplessità che ho ancora. Mi candido con l’umiltà di chi sa che ha tanto da imparare, con la piena coscienza dei miei limiti, ma anche con tutto l’entusiasmo e tutta la determinazione di cui sono capace. Confortato dalla qualità, dalla passione e dalla disponibilità delle persone che hanno accettato di far parte della squadra e di collaborare al progetto. Un gruppo in maggioranza giovane e, come me, alla prima esperienza amministrativa, che può però contare sull’apporto prezioso di alcuni consiglieri uscenti. Una miscela di innovazione, slancio, effervescenza e di consolidata competenza che ritengo in grado di affrontare al meglio gli anni a venire della nostra comunità.
Nella speranza che i montatesi il 26 maggio, vogliano concederci l’opportunità di dimostrarlo.
Andrea Cauda